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Proposta di sblocco dei crediti Superbonus: sarà questa la volta giusta?

Forza Italia presenta una mozione al governo per risolvere completamente la questione della cessione dei crediti e riorganizzare il sistema di incentivi fiscali.

Il Superbonus ha subito oltre 19 modifiche. Affrontare i cambiamenti normativi, come decreti correttivi, circolari dell’Agenzia delle Entrate, blocco della cessione dei crediti, modelli F24, garanzia SACE e responsabilità solidale, ha richiesto agilità da parte del mondo dell’edilizia.

Benché le modifiche del Superbonus fossero volte a migliorare la detrazione, non hanno portato il livello di sicurezza e tranquillità sperato.

La deputata Erica Mazzetti di Forza Italia ha presentato la Mozione 1-00040 alla seduta 37, che riguarda le principali critiche del Superbonus, in particolare il meccanismo della cessione dei crediti. La mozione propone di sbloccare il mercato delle cessioni di crediti in modo che non vi siano possibili contestazioni da parte di Eurostat o altri enti sovranazionali.

La mozione chiede: una deroga all’articolo 321 del codice penale per quanto riguarda il sequestro preventivo, in modo che solo il soggetto originariamente debitore del credito d’imposta sia responsabile, senza coinvolgere i cessionari in buona fede;
di permettere agli intermediari finanziari di frazionare i crediti da cedere ai propri clienti non consumatori;
di semplificare le verifiche documentali per le cessioni successive a quelle effettuate dal primo intermediario finanziario;
di promuovere un accordo tra il Governo, l’Associazione Bancaria Italiana, Cassa Depositi e Prestiti, Poste Italiane e le organizzazioni imprenditoriali per accelerare la circolazione dei crediti d’imposta e garantire la sostenibilità del mercato delle cessioni per il sistema creditizio, con regole uniformi per valutare l’affidabilità dei cedenti, procedure telematiche unificate e tassi di sconto massimi.
La legge aiuti quater (legge 6/2023) ha recentemente modificato le norme relative alla cessione del credito, aumentando a 3 le cessioni qualificate tra banche.